Avevo un sogno, quello di svegliarmi il giorno del mio compleanno in viaggio: aprire gli occhi, fare una colazione abbondante e tuffarmi nelle stradine di chissà quale città. Questo sogno l’ho esaudito in Tunisia. A dire il vero ho esaudito due sogni, perché era dai tempi del viaggio in Marocco che fantasticavo un soggiorno da Mille e una notte in un riad o in un dar. E così abbiamo soggiornato per tre giorni in un dar a Tunisi, perché dormire in un dar è un’esperienza da provare, un’opportunità unica per immergersi nella cultura locale e vivere a pieno la magia della medina.
Dormire in un dar a Tunisi
I dar sono antiche case a schiera che popolano le medine (centri storici). Ristrutturatati negli ultimi vent’anni e riconvertiti in strutture ricettive, offrono ai viaggiatori la possibilità di soggiornare in abitazioni tradizionali che rispecchiano l’estetica del patrimonio artistico e culturale tunisino, senza rinunciare ai comfort dei nostri giorni.
Alloggiare in un dar è un po’ come entrare dentro ad uno scrigno magico. Una volta varcata la soglia, ci si ritrova catapultati in un piccolo mondo fatto di cortili interni, angoli impreziositi da oggetti della tradizione e meravigliose decorazioni su porte e mobilio create da artigiani locali. Non si può rimanere indifferenti davanti a tanta grazia e bellezza, niente è lasciato al caso, tutto è semplice ma allo stesso tempo elaborato.
Riad o Dar? Che differenza c’è?
I dar assomigliano molto ai riad marocchini, ma in realtà si tratta di due tipologie abitative diverse. I riad, nome che deriva dal plurale arabo di “giardino” (rawd), erano abitazioni di lusso con grandi giardini interni, abitate dai membri della famiglia reale e delle istituzioni, consiglieri di corte e mercanti facoltosi. Invece i dar (lett. “casa”) erano abitazioni comuni dotate di un cortile interno, spesso a cielo aperto.
I dar si trovano un po’ dovunque in Tunisia, alcuni sono più rustici e a conduzione familiare, altri sono veri e propri boutique-hotel con grandi fontane riconvertite in piscine dove trascorrere piacevoli momenti di relax. Offrono tutti servizio di camera con colazione, alcuni anche pranzo e cena su richiesta.
Vivere la medina “like a local”
Dormire in un dar significa vivere la medina dalla mattina alla sera, mescolarsi tra la gente, osservare artigiani al lavoro e sentire il profumo di pane provenire dai forni. Dormire in un dar significa anche sperimentare l’ospitalità calorosa del popolo Tunisino. Sentirsi a casa, fuori casa. Appena varcata la soglia, i rumori della medina svaniscono. Dentro il dar c’è solo quiete e ritmi lenti.
Cosa tenere a mente se si vuole dormire in un dar
- Raggiungere un dar non è sempre facile
I tassisti conoscono gli hotel più turistici ma potrebbero trovarsi in difficoltà con i dar spesso locati in vicoli non accessibili alle macchine. E’ bene avere con se l’indirizzo e indicare qualche punto di riferimento, per esempio la moschea più vicina. - Non esistono categorie
I dar non seguono una classificazione come quella degli alberghi, ma questo non vuol dire che non siano strutture accoglienti e dotate di comfort. Basterà leggere qualche recensione per farsi un’idea della struttura, del personale e dei servizi inclusi e opzionali. - Unicità e ospitalità
Essendo una struttura piccola, spesso è il proprietario stesso ad accogliervi e a mostrarvi la struttura. Ogni dar ha uno stile unico, espresso attraverso decorazioni, piante, mobilio e cimeli di famiglia. - Il cortile interno
Ubicato al centro della casa, è lo spazio dove viene servita la colazione e il luogo perfetto dove concedersi un momento di relax tra piante, colonne e sotto la luce naturale che proviene da un un grande lucernario.
Dormire in un dar a Tunisi, la nostra scelta:
El Patio Courtyard House
Questo piccolo e grazioso dar offre un concetto di turismo lento, un viaggio culturale nel cuore pulsante di Tunisi. El Patio Courtyard House non è solo un piccolo B&B a conduzione familiare, è il risultato dell’impegno dei suoi proprietari nel contribuire alla conservazione della città vecchia e al rafforzamento dello stato sociale dei suoi abitanti.
La casa risale agli inizi del XVIII secolo e si trova in una zona della medina rappresentativa dell’epoca d’oro della capitale. La Moschea Al-Zaytuna (VIII secolo), il Palazzo Dar Hussein, il Mausoleo Tourbet el Bey (XVIII secolo) e, naturalmente, i souk (mercati coperti) si trovano a poche centinaia di metri.
Il fatto che la casa fosse leggermente discostata dalle vie più turistiche è stato per noi un valore aggiunto in quanto ci ha permesso di respirare un’atmosfera autentica, osservare la vita di quartiere e scambiare qualche parola con vicini e bottegai.
Camere eleganti, profumi e sapori tradizionali
El Patio dispone di tre camere doppie, arredate e restaurate dalla proprietaria, Khaoula, una giovane designer di interni. Ogni elemento della casa è stato scelto da lei con cura e con gusto. Le camere sono dotate di ogni comfort, bagni moderni e una pulizia impeccabile. Non potrete non innamorarvi delle sue porte dipinte a mano, così ricche di dettagli (il suo laboratorio di restauro è ubicato vicino alla casa, girato l’angolo).
La colazione viene preparata e servita al momento nel patio, dove è anche possibile cenare avvisando con almeno 24 ore di anticipo. Una sera ne abbiamo approfittato e, al prezzo di 40 Dinari in due (circa 13€), abbiamo gustato un’ottima e abbondante cena tipica preparata dalle sapienti mani della nonna di Khaoula.
La struttura ha anche vinto il premio “Travel d’Or 2019” nella categoria Best Guesthouse. Premio meritatissimo perché Khaoula è una host attenta, premurosa e sempre pronta a dare consigli ed il suo El Patio è una meravigliosa piccola oasi di pace, perfetta per trascorre un weekend a Tunisi.
Voi avete mai alloggiato in un riad o in un dar? Se si, suggeritemi qualche indirizzo nei commenti, grazie!
#StayLostSleepDifferently
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Alice e sono una travel blogger per passione. Scopri cosa scrivo nel blog. Per altri consigli di viaggio seguimi anche su Instagram. Ti aspetto!
Tutte le foto di questo articolo sono stata scattate da me.
2 commenti
Renzo Ferrigato
Vivere una vita così, i viaggi sono il vero piacere, mi fa molto piacere poter vivere le tue storie!!!
Alice Semeria
Grazie mille per il suo commento. Mi fa piacere poter accompagnare i lettori del mio blog nelle mie avventure. A presto!